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Giuseppe Tesauro, Premio Guido Dorso, uomo di valore e autorevole servitore dello Stato ci ha lasciato

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Il Presidente Nicola Squitieri, il Segretario generale Francesco Saverio Coppola, il Comitato scientifico culturale dell’Associazione internazionale Guido Dorso, la Direzione della Rivista Politica Meridionalista – Civiltà di Europa esprimono il loro profondo cordoglio per la perdita di Giuseppe Tesauro, Premio Guido Dorso nel 2000 per le Istituzioni. Il Professore Tesauro è stato un costituzionalista, presidente delle Corte Costituzionale e successivamente suo presidente emerito, presidente dell’antitrust. E’ stato componente, per molti anni fino ad oggi,  del Comitato scientifico-culturale dell’Associazione internazionale Guido Dorso. Siamo vicini alla sua famiglia in questo momento di profondo dolore.

Lo vogliamo ricordare con le parole di Nicola Squitieri, Presidente dell’Associazione “Guido Dorso”:

“La scomparsa di Giuseppe Tesauro priva l’Associazione “Guido Dorso” di uno dei suoi più autorevoli esponenti del Comitato scientifico ma anche e soprattutto un sincero e grande amico del nostro sodalizio.   Nel corso di una cerimonia svoltasi a palazzo Giustiniani nell’anno 2000 con l’intervento del Presidente del Senato, Mancino, il prof. Tesauro fu insignito del Premio Dorso a riconoscimento del suo prestigioso curriculum scientifico, accademico e istituzionale. Padre del diritto europeo, Giuseppe Tesauro ha onorato a pieno titolo la gloriosa scuola giuridica napoletana sulle orme di un altro grande maestro: Enrico De Nicola. Da sempre legato all’Associazione Dorso di cui condivideva gli obiettivi e  alle iniziative partecipando attivamente alla vita stessa dell’Associazione offrendo il prezioso e generoso contributo del suo ingegno sempre accompagnato da un’acuta ed elegante ironia. Caro Presidente, carissimo Beppi, ci mancherai molto, l’Associazione Dorso ti ricorderà sempre con sincero affetto e riconoscenza additandoti alle nuove generazioni come esponente di quelle eccellenze del nostro  Mezzogiorno di cui dovremo sempre più andare fieri.”