A 100 anni dalla pubblicazione de “La rivoluzione meridionale” di Guido Dorso l’Associazione Dorso realizza un programma di video-interviste dal titolo “Sulle orme di Dorso”
Il saggio-icona “La Rivoluzione meridionale” di Guido Dorso compie cento anni il volume fu infatti pubblicato nel 1925 dallo studioso ed editore Piero Gobetti per la novità delle analisi sociali e politiche ed ebbe nel tempo numerose riedizioni. L’Associazione internazionale “Guido Dorso” e la rivista Politica Meridionalista – che mantengono vivo da oltre cinquant’anni la memoria dell’illustre meridionalista irpino – celebrano il centenario dell’opera con un programma speciale curato dal segretario generale dell’Associazione Dorso, Francesco Saverio Coppola dal titolo “Sulle orme di Dorso” che prevede una serie di video – interviste, dove storici, politici, economisti, uomini di cultura, uomini delle Istituzioni ne commenteranno l’attualità del pensiero. Ad annunciarlo il presidente dell’Associazione Dorso, Nicola Squitieri, il quale ha anche reso noto che molte delle personalità intervistate sono state assegnatarie negli anni del Premio Dorso. L’obiettivo è non storicizzare il pensiero e l’azione dell’illustre meridionalista, ma di rilanciarne l’attualità del suo pensiero e soprattutto l’azione alle nuove generazioni, così come da Dorso enunciato nella parte finale del suo libro. Critico come Gobetti del conservatorismo liberale italiano, Guido Dorso intese contribuire con “La rivoluzione meridionale” alla formazione di una élite democratica e autonomista che avrebbe dovuto guidare un grande movimento di emancipazione del Mezzogiorno. In contrasto con il sistema di potere giolittiano e in linea con la tradizione democratico-risorgimentale di Mazzini e di Cattaneo, Dorso riteneva necessario «completare la rivoluzione liberale del Risorgimento». La novità di questo libro risiede nell’analisi critica fra azione politica e classe dirigente. Tema che permane attualmente nel nostro Paese e rende ancora attuale il pensiero dell’illustre meridionalista. Nel 2019 l’Associazione Dorso ha pubblicato un volume – presentato al Presidente della Repubblica, Mattarella – dal titolo “100 uomini di ferro e più – Il risveglio del Mezzogiorno” ispirandosi non solo al libro “La Rivoluzione Meridionale” ma anche ai successivi scritti del Dorso. Nell’intervista contenuta nel libro fu posta la domanda al filosofo e uomo di pensiero Aldo Masullo: “Che cosa avrebbe detto a Guido Dorso se l’avesse incontrato?”- la sua risposta lapidaria fu: “Gli direi caro amico mio, tu sei vissuto in una epoca che non era fatta per te, ma io se vivessi ancora mi troverei a vivere in un’epoca che ancor meno è fatta per me.” Questa riflessione rende ancora più attuale l’analisi del pensiero di Guido Dorso che va tradotto in azioni concrete per arricchire il capitale sociale e umano del Mezzogiorno d’Italia e dell’intero Paese.
L’evoluzione storica del pensiero di Dorso
Francesco Barbagallo
Data di pubblicazione 30 marzo 2025. L’intervista vede protagonista lo storico Francesco Barbagallo (Premio Dorso 2001) e il suo racconto dell’avventura culturale di Guido Dorso. Il prof. Barbagallo ha curato in particolare la postfazione del libro nel 2017 per le edizioni gobbettiane. La realizzazione dell’intervista è avvenuta presso lo chalet svizzero, opera dell’architetto Lamont Young al Parco Grifeo di Napoli.
Carlo borgomeo
Classe dirigente e capitale sociale nell’evoluzione del pensiero di Guido Dorso
Data di pubblicazione 18 maggio 2025.L’intervista a Carlo Borgomeo (Premio Dorso nel 1997 e nel 2012 in qualità di Presidente della Fondazione “Con il Sud”) e componente del comitato scientifico dell’Associazione Guido Dorso, è stata realizza presso il Circolo Artistico Politecnico, sito al Palazzo Zapata a Napoli.